I sette Chakra e il nostro corpo

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Il termine chakram, traslitterato diviene chakra, deriva dal sanscrito (चक्र) e sta a significare “ruota” o “circolo” ed è molto utilizzato nella tradizione indiana fin dai tempi più remoti. Altri modi in cui i chakra vengono chiamati sono “centri di forza”, “vortici” o “plessi”.

I chakra sono i punti di forza umani, covi energetici identificati con determinati punti fisici. Se allineati e sfruttati correttamente queste valvole energetiche portano consapevolezza ed un enorme potere.

Secondo la tradizione orientale, sul nostro corpo ne sono disposti almeno 144; i più importanti sono sette, disposti sulla linea mediana del corpo (all’altezza della colonna vertebrale) e controllano ed influenzano tutte le ghiandole, le funzioni, gli organi.  Ogni chakra ha una sua specificità, una sua “zona di competenza” sia a livello fisico che mentale ed emozionale. Quando il chakra è armonico, l’energia fluisce correttamente e scorre libera nelle nadi, le “arterie” del sistema circolatorio “sottile”; in caso di disequilibrio, il chakra può caratterizzarsi per un eccesso o un difetto di attività. Ad ogni chakra, inoltre, sono tradizionalmente associati elementi, colori, pietre, profumi…

Si può dire che i chakra siano punti di intersezione tre i diversi livelli energetici della persona, in particolare tra i livelli fisico, mentale-emozionale e spirituale. In ognuno di questi livelli l’energia vitale si manifesta con un corpo specifico, uno dei quali, quello fisico, cade sotto la percezione sensoriale comune a tutti.

Il secondo corpo, quello mentale, è un corpo sottile, non fisico, che cade sotto la capacità non di senso ma di sensitività che alcune persone possiedono, e si manifesta sotto forma di “aura”, cioè di un’estensione energetica esterna al corpo che può essere visualizzata con le fotocamere Kirlian; le persone che riescono a percepire questo corpo, lo descrivono come una sensazione tattile di “toccare un’energia” o se lo percepiscono visivamente, come una tenue luminescenza che circonda il corpo fisico.

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Vediamo i sette chakra principali:

 

MULADHARA

in sanscrito, significa “sostegno della base”. E’situato nella zona del perineo, tra i genitali e l’ano e ha come ghiandole endocrine corrispondenti le surrenali. E’ il chakra che corrisponde alla radice, porta come elemento la terra e racchiude tutta l’energia di base che accompagna sin dalla nascita ogni uomo. Il suo equilibrio determina l’armonia del vivere “terreno”. Le corrispondenze fisiche riguardano i piedi e la parte posteriore delle gambe, le ginocchia, le radici nervose dei plessi coccigeo e sacrale, le parti del corpo innervate dalle vertebre che vanno dal coccige alla seconda sacrale, la colonna vertebrale, l’ apparato genitale, intestino crasso e le funzioni di escrezione ed eliminazione, il sistema nervoso centrale. Il senso corrispondente è l’olfatto.Il pianeta è la Terra.
I suoi colori sono il rosso e il nero, le pietre correlate granato, rubino, corallo, diaspro rosso, tormalina nera, ossidiana, ossidiana fiocco di neve, onice, ematite…
Il profumo associato nelle nostre candele è quello del patchouli.

 

SVADHISTHANA

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significa “che sta nel proprio posto”. Questo chakra è situato nelle pelvi, poco al di sopra del pube. Ha come ghiandole endocrine corrispondenti le gonadi (ovaie per le donne e testicoli per gli uomini). E’correlato ai genitali, ai reni, al basso addome e ai sistemi circolatori, alle mani e al senso del gusto. Gli organi corrispondenti sono intestino, vescica, utero, ovaie, prostata. E’ il chakra che trasmette la fluidità, porta come elemento l’acqua e come pianeta la Luna, racchiude la capacità di lasciarsi andare e di vivere tutta la gamma delle emozioni e l’energia sessuale nella sua accezione più ampia..
Il suo colore è l’arancione, le pietre correlate corniola, crisocolla, quarzo femmina, pietra di luna., agata muschiata…
Il profumo associato nelle nostre candele è quello del gelsomino.

 

MANIPURA

significa “la città del gioiello splendente”. Risiede nella zona del plesso solare, ha come ghiandola endocrina corrispondente il pancreas. E’ il chakra della forza e del potere, dell’affermazione personale: è il fuoco interiore. Se disarmonico può alimentare personalità egocentriche. L’elemento corrispondente è il fuoco, il pianeta Giove. Le corrispondenze fisiche riguardano vista, stomaco, parte alta dell’intestino, vescica biliare, fegato, milza, funzioni metaboliche e vegetative, ano.
Il suo colore è il giallo, le pietre correlate calcite gialla, topazio giallo, occhio di tigre, ambra, quarzo citrino, pirite, zolfo…
Il profumo associato nelle nostre candele è quello dell’arancio dolce.

 

ANAHATA

significa “suno incausato”. E’ al centro del petto. Ghiandola endocrina corrispondente: timo. E’ il chakra al centro del sistema energetico: collega i tre centri inferiori, di natura fisica ed emotiva, “terreni”, con i tre superiori, mentali e spirituali. E’per mezzo dell’attività armonica di questo chakra che siamo in grado di entrare in “simpatia” con tutto ciò che esiste e di coglierne la bellezza e l’armonia, che ci mettono in grado di esprimere l’amore puro e incondizionato. Infatti, è attraverso il quarto chakra che sviluppiamo e utilizziamo la capacità di trasformazione e guarigione di sé e degli altri. Il quarto chakra è la fucina alchemica della trasformazione.
Il suo elemento è l’aria, il pianeta, Venere. Sul piano fisico si associa a polmoni, bronchi, cuore, arti superiori, circolazione, sistema linfatico e immunitario, orecchie, pelle e tatto.
I suoi colori sono il rosa e il verde, le pietre corrispondenti quarzo rosa, kunzite, rodocrosite, tormalina rosa e verde, dioptasio o pietra delle fate, smeraldo, giada….
Il profumo nelle nostre candele è la fragranza della rosa.

 

VISHUDDA

significa “centro di grande purezza”. Questo chakra, sito nella zona della gola, ha come ghiandole endocrine corrispondenti la tiroide e le paratiroidi. E’ il chakra della capacità di comunicazione ed espressione, alimenta la creatività e rende possibili le azioni. Il suo elemento è l’etere, il pianeta Mercurio.Il termine che in sanscrito indica l’etere è Akasha, il più sottile dei cinque elementi che costituiscono l‘universo manifesto (terra, acqua, fuoco, aria e, appunto, etere). Nel nostro sistema etere si può concepire come vuoto. Nel vuoto (di giudizi, di credenze…) può avvenire la comunicazione, la capacità di creare relazione e di unire a distanza.
Corrispondenze fisiche: plesso cervicale, nervo vago, trachea, esofago,corde vocali, gola e bocca, mascella, orecchie, naso,braccia, udito.
Il suo colore è l’azzurro, le pietre corrispondenti la calcite blu, lapislazzulo, turchese, larimar, tormalina blu, calcedonio, topazio blu, celestina, acquamarina, crisocolla, sodalite…
Il profumo associato nelle nostre candele è quello della verbena.

 

AJNA

“chakra del comando” è localizzato nella fronte, fra le due sopracciglia. Ghiandola endocrina corrispondente: pituitaria, ipofisi. E’ il centro di forza che alimenta la vista interiore, l’intuizione, la capacità che ognuno di noi racchiude in sé, di vedere e percepire “oltre” tutto ciò che è pura materia. Presiede alle capacità e all’equilibrio psicospirituale. Organi corrispondenti: occhi, sistema ormonale e cervelletto.
Il suo colore è il viola, le pietre collegate ametista, fluorite, sugilite, lepidolite…
Il profumo associato nelle nostre candele è quello della lavanda.

 

SAHASRARA

è il chakra della corona, o “Loto dai mille petali”. E’ situato sulla sommità del capo ed ha come ghiandola endocrina corrispondente l’epifisi e la ghiandola pineale e corrisponde fisicamente al sistema cerebrale. E’ il punto di contatto con l’assoluto, il vortice d’entrata dove il tutto diventa l’uno e l’uno il tutto, l’interfaccia fra la coscienza individuale quella cosmica, universale. Mentre possiamo influenzare intenzionalmente l’attivazione e l’equilibrio dei sei centri energetici inferiori, nel caso del settimo chakra tutto quello che possiamo fare è aprire noi stessi, e lasciare che le cose accadano attraverso di noi. Meditazione e devozione preparano il terreno a questo accadere.
Il suo colore è il bianco, le pietre il quarzo ialino o cristallo di rocca, la selenite, l’elestial, l’apofillite o pietra di poona, il diamante…
Il profumo associato nelle nostre candele è quello del sandalo.