Mag 16 2014
Prenditi cura del tuo bambino interiore
In ciascuno di noi c’è una piccola bambina o un piccolo bambino che soffre.
Da piccoli, tutti abbiamo trascorso momenti difficili e molti hanno subito traumi.
“Spesso cerchiamo di dimenticare i periodi dolorosi per proteggerci e difenderci da future sofferenze.
Ogni volta che entriamo in contatto con l’esperienza della sofferenza, crediamo di non poterla sopportare e ricacciamo sentimenti e ricordi giù, in fondo al nostro inconscio.
Ma il fatto che lo abbiamo ignorato non significa che non sia comunque lì.[..]
Il bambino ferito chiede cura e amore, e noi invece ci comportiamo in modo opposto.
Anche se abbiamo tempo, non torniamo a prenderci cura di noi stessi, ma cerchiamo di tenerci costantemente occupati.[..]
La bambina e il bambino feriti sono presenti in ogni cellula del nostro corpo, non c’è cellula che non li contenga.
Non è necessario andarli a cercare lontano nel nostro passato;
è sufficiente che guardiamo in profondità e possiamo entrare in contatto con lei o con lui.
La sofferenza di quel bambino o di quella bambina ferita abita in noi proprio ora, nel momento presente.[..]
Ma proprio come in ogni cellula del nostro corpo è presente la sofferenza, così sono presenti anche i semi della comprensione risvegliata e della felicità..
C’è una lampada in noi…il respiro, i passi, il sorriso gioioso sono l’olio con cui accendiamo la lampada della presenza mentale:
la luce si diffonde e l’oscurità si dissolve e cessa.
Questa è la pratica che dovremmo imparare.“
di Thich Nhat Hanh da Fare Pace con Se Stessi