Nigredo o Opera al Nero

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La “nigredo“, conosciuta anche come “opera al nero“, è la prima e fondamentale fase di ogni processo alchemico. 

Il processo della morte dell’Io cioè di tutti i desideri personali è l’Opera al Nero, la putrefazione.
Nel periodo della nigredo, ogni elemento materiale, psichico, spirituale, viene gettato in un luogo di putrefazione, per divenire lentamente parte di un “tutto” nero e indiviso.
Così come il seme, per dare frutto, deve morire e spaccarsi, ogni frammento materiale, per poter contribuire alla Grande Opera, deve prima essere abbandonato alle tenebre del suo sfacelo fisico, affinchè le impurità inizino ad abbandonarlo e l’intima natura degli elementi possa prepararsi per una profonda e successiva purificazione (“albedo”).
L’Arte della Nigredo identifica, quindi, la fase preliminare di introspezione sensoriale (presa di coscienza) dell’esistenza di fattori, elementi e complessi inconsci che ci fanno percepire le immagini come un pallido riflesso della realtà.

La prima fase della nigredo si riassume nell’affermazione: “Non abbiamo occhi per vedere”.
Le parole chiave sono autosservazione e ricordo di sé.

Il ricordo di sé è il mezzo attraverso il quale l’osservazione può potenziarsi e divenire una tecnica rapida ed efficace.
Parallelamente al ricordo di sé deve inziare il lavoro sull’immaginazione negativa e sulle emozioni negative.

 

Da “La Terza Attenzione ” blog