I quattro accordi – Don Miguel Ruiz

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Primo Accordo

Sii impeccabile con la parola

Questo è il primo accordo da prendere, se volete essere liberi e felici, se volete trascendere il livello infernale dell’esistenza.

La parola è potente. Usatela nel modo giusto, usatela per condividere l’amore. Usate la magia bianca con tutti, cominciando da voi stessi. Ditevi quanto siete meravigliosi, quanto siete grandi. Ditevi quanto vi amate.

Usate la parola per rompere tutti i piccoli accordi che vi fanno soffrire. E’ possibile, perché io ci sono riuscito e non sono migliore di voi. Siamo esattamente uguali, abbiamo lo stesso tipo di cervello, lo stesso tipo di corpo. Siamo umani. Se io sono riuscito a rompere gli accordi sbagliati e a crearne di nuovi, potete farlo anche voi. Se io posso essere impeccabile con le mie parole, perché voi no?

Questo accordo da solo può cambiare la vostra vita. L’impeccabilità della parola può guidarvi verso la libertà personale, verso il successo e l’abbondanza. Può togliervi la paura e trasformarla in gioia e amore.

Immaginate soltanto ciò che è possibile creare con una parola impeccabile. E’ possibile trascendere il sogno della paura e vivere in modo diverso. Potete vivere in paradiso in mezzo a migliaia di persone che sono all’inferno, perché siete diventati immuni all’inferno. Potete ottenere il regno dei cieli con questo semplice accordo: sii impeccabile con la parola.

 

Secondo Accordo

Non prendere nulla in modo personale

Se riuscite a rendere un’abitudine il secondo accordo, scoprirete che nulla può rigettarvi all’inferno. Smettendo di prendere le cose in modo personale riceverete un’enorme quantità di libertà. Diventate immuni ai maghi neri e nessun incantesimo, pur forte che sia, potrà influenzarvi.

Il mondo intero può spettegolare su di voi, ma se non lo prendete in modo personale siete immuni. Se qualcuno vi manda il suo veleno emozionale, voi non lo inghiottite. Il veleno rifiutato peggiora la situazione di chi l’ha inviato, ma non la vostra. Vedete ora quanto è importante questo accordo.

Non prendere nulla a livello personale vi aiuta a interrompere molte abitudini, che vi mantengono intrappolati nel sogno infernale, causandovi sofferenze inutili. Praticando il secondo accordo rompete una quantità di minuscoli accordi che vi fanno soffrire. Se praticate i primi due accordi insieme, spezzerete il settantacinque per cento di quei piccoli accordi che vi imprigionano dentro l’inferno.

Scrivete questo accordo su un pezzo di carta e attaccatelo al frigorifero per ricordarvene sempre: Non prendere nulla in modo personale.

Quando il secondo accordo diventerà un’abitudine non avrete più bisogno di riporre la vostra fiducia in ciò che fanno o dicono gli altri. Vi fiderete soltanto di voi per fare scelte responsabili. Non siete mai responsabili delle azioni degli altri, ma soltanto delle vostre.

Se lo comprendete veramente, rifiutando di prendere le cose personalmente, i commenti o le azioni di altre persone non potranno nulla contro di voi. Se mantenete l’accordo, potete percorrere il mondo con il cuore aperto e nessuno potrà farvi del male. Potrete dire “Ti Amo”, senza timore di essere rifiutati o ridicolizzati. Potrete chiedere ciò di cui avete bisogno, potrete dire sì o no senza colpevolizzarvi o giudicarvi. Potrete sempre scegliere di seguire il cuore.

Anche al centro dell’inferno, sperimenterete pace interiore e felicità. Starete nella vostra beatitudine e l’inferno non potrà toccarvi.

 

Terzo Accordo

Non supporre nulla

Il modo per evitare di fare supposizioni è quello di fare domande. Assicuratevi che la comunicazione sia chiara. Se non capite, chiedete.

Abbiate il coraggio di chiedere finché la situazione non vi sembrerà chiara e anche allora evitate di pensare che sapete tutto ciò che c’è da sapere su quel determinato argomento. Una volta udita la risposta, non c’è più bisogno di supporre nulla, perché conoscete la verità.

Trovate il coraggio anche per chiedere ciò che desiderate. Gli altri hanno il diritto di rispondere sì o no, ma voi avete sempre il diritto di chiedere. Allo stesso modo, quando gli altri vi chiedono qualcosa, è vostro diritto concedergliela oppure no.

Se non capite una cosa, è meglio chiedere e avere chiarezza, invece di fare supposizioni. Il giorno in cui smetterete di supporre comunicherete in modo chiaro e pulito, senza veleni emozionali. Se non supponete nulla, la vostra parola diventa impeccabile.

Con una comunicazione chiara, tutte le vostre relazioni cambieranno, non solo quella con il vostro partner. Non avrete bisogno di supporre nulla perché tutto sarà chiaro. Questo è ciò che voglio io, quello è ciò che vuoi tu. Se comunichiamo in questo modo, la nostra parola diventa impeccabile.

Se tutti gli esseri umani comunicassero così, tramite l’impeccabilità della parola, non ci sarebbero guerre, violenze o malintesi. Tutti i problemi sarebbero risolti, se solo riuscissimo a comunicare in modo chiaro.

Questo, quindi, è il terzo accordo: non supporre nulla.

Dirlo sembra facile, ma capisco che sia difficile da mettere in pratica. E’ difficile perché solitamente facciamo proprio il contrario. Abbiamo una quantità di abitudini di cui non siamo neppure coscienti. Diventarne consapevoli o comprendere l’importanza di questo accordo è il primo passo. Ma comprendere non è abbastanza.

Un’idea o un’informazione, è soltanto un seme della mente.

Ciò che fa davvero la differenza è l’azione. Agire nel modo che avete scelto, nutre il seme e stabilisce solide fondamenta per la nuova abitudine che volete coltivare. Dopo molte ripetizioni questi accordi diventeranno una seconda natura e vedrete come la magia della vostra parola vi trasformerà da mago nero in mago bianco.

Un mago bianco usa la parola per creare, dare, condividere e amare. Rendendo questo nuovo accordo un’abitudine, la vostra vita sarà completamente trasformata.

Cambiando il vostro sogno personale, la magia comincerà a manifestarsi nella vita quotidiana. Ciò di cui avete bisogno vi arriverà senza sforzo, perché lo spirito si muove liberamente e attraverso di voi. Questa è la padronanza dell’intento, la padronanza dello spirito, la padronanza dell’amore, della gratitudine e della vita. Questa è la meta dei Toltechi.

Questa è la via verso la libertà personale.

 

Quarto Accordo

Fai sempre del tuo meglio

Fare del proprio meglio è un’ottima abitudine.

Io faccio del mio meglio in qualunque occasione. Farlo è diventato un rito, per me, perché ho scelto di renderlo tale. E’ una credenza, come tutte le altre che ho scelto. Rendo ogni cosa un rituale e faccio sempre del mio meglio. Fare una doccia, per esempio, per me è un rituale, attraverso il quale dico al mio corpo quanto lo amo. Sento il piacere dell’acqua che mi scorre addosso. Faccio del mio meglio per soddisfare i bisogni del mio corpo e per ricevere ciò che ha da darmi.

In India esiste un rituale chiamato puja, in cui i celebranti prendono degli idoli che rappresentano Dio in molte forme e li lavano, li nutrono e danno loro amore. Cantano loro dei mantra, ma l’idolo in se stesso non è importante. Ciò che importa è il modo in cui il rituale viene eseguito, il modo in cui i partecipanti dicono: “Ti amo, Dio”.

Dio è vita. È vita in azione. Il modo migliore di dire: “Dio, ti amo”, è vivere facendo del proprio meglio. Il miglior modo di dire: “Grazie, Dio”, è lasciar andare il passato e vivere il presente, qui e ora.

Qualunque cosa la vita vi tolga, lasciatela andare. Abbandonandovi, senza attaccamenti al passato, vi permettete di essere pienamente vivi nel momento presente. Lasciar andare il passato vi dà la possibilità di godere il sogno che sta accadendo ora.

Se vivete in un sogno del passato, non può piacervi ciò che accade ora, perché vorreste sempre che fosse diverso da com’è. Non c’è tempo per rimpiangere nulla e nessuno, perché siete vivi. Non godere ciò che accade in questo momento, vuol dire vivere nel passato, cioè essere vivi solo a metà. Questo porta a compatirsi e a soffrire.

Siete nati con il diritto di essere felici, con il diritto di amare, di godere e di condividere il vostro amore. Siete vivi, perciò prendete la vita e godetevela.

Lasciatela passare attraverso di voi senza resistere, perché è Dio che sta passando dentro di voi. La vostra esistenza è la migliore prova dell’esistenza di Dio. E’ la prova che esistono la vita e l’energia. Non c’è bisogno comunque di sapere o di provare nulla. Basta semplicemente correre il rischio e godersi la vita. Solo questo importa.

Dite no quando volete dire no e sì quando volete dire sì. Avete il diritto di essere voi stessi e potete esserlo soltanto se fate del vostro meglio. Quando non lo fate, vi negate il diritto di essere voi stessi. Questo è un seme che dovreste coltivare nella mente. Non sono necessarie conoscenze o grandi concetti filosofici, né essere accettati dagli altri.

Esprimete la vostra divinità essendo vivi e amando voi stessi e gli altri. E’ un’espressione divina dire: “Ti voglio bene”.

I primi tre accordi funzioneranno soltanto se farete del vostro meglio. Non aspettatevi di essere sempre impeccabili nella parola. Le vecchie abitudini sono forti e radicate nella mente. Ma potete fare del vostro meglio.

Non aspettatevi di non prendere mai nulla in modo personale. Fate soltanto del vostro meglio. Non pensate che non farete più supposizioni, ma certamente potete fare del vostro meglio per evitarlo. In questo modo, le abitudini errate si indeboliranno nel corso del tempo.

Non dovete giudicarvi, sentirvi in colpa o punirvi se non riuscite a mantenere questi accordi. Se fate del vostro meglio, vi sentirete bene anche se non sarete più impeccabili con le parole, se prenderete qualcosa in modo personale o se farete supposizioni.

Facendo sempre del vostro meglio, diventerete maestri della trasformazione. E’ la pratica che fa il maestro. Fare del vostro meglio vi renderà maestri.

Ogni cosa che avete imparato, l’avete imparata attraverso la ripetizione. Scrivere, guidare, camminare.. . Solo con la ripetizione continua siete riusciti a dominare queste attività. Siete dei maestri nel parlare la vostra lingua, perché l’avete praticata. L’azione è ciò che fa la differenza.

Se fate del vostro meglio nella ricerca della libertà personale e dell’amore per se stessi, scoprirete che è solo questione di tempo, prima che troviate ciò che state cercando. Non si tratta di sognare ad occhi aperti o di restare seduti per ore a sognare in meditazione. Dovete alzarvi in piedi ed essere vivi.

Dovete onorare l’uomo o la donna che siete. Rispettate il vostro corpo, godetelo, amatelo, nutritelo e guaritelo. Fate ginnastica, fate ciò che fa sentire bene il vostro corpo. Questa è una puja del corpo, è una comunione tra voi e Dio.

 

“I Quattro Accordi” di Don Miguel Ruiz