Matrimonio tra Materia e Spirito

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Gli orientali usano l’espressione “matrimonio divino” per significare l’unione tra Materia e Spirito, tra due partners energetici dalle mentalità profondamente differenti, perchè intessute nelle trame di due dimensioni differenti.

Entrambe sanno che non sarà un’impresa facile, che la creazione di una SINTONIA richiederà un lungo, faticoso lavoro, ma il desiderio di sedersi alla stessa tavola, ancora una volta insieme, è troppo forte perchè non scelgano di rivedere le reciproche posizioni!

Faccio molta fatica a scrivere questo capitolo, mi crea più tensione che gioia, perchè mi trovo costretta ad operare all’interno di una lingua che non è in grado di offrirmi i vocaboli adatti a trasmettere la bellezza, la complessità, l’importanza, la delicatezza, la gioia di questo incontro; tutto accade in una dimensione che si sta creando, istante dopo istante, che stiamo creando, istante dopo istante.

I testi esoterici parlano di una quinta dimensione e, leggendoli, si ha l’impressione che esista già, in qualche parte dell’universo, pronta ad ospitarci, con le sue casette linde, bene arredate, le aiuole fiorite, l’erba tagliata, le strade senza buche, i trasporti pubblici sempre in orario: quello che ci viene chiesto ora è semplicemente di traslocare!

Qualcosa di vero c’è: effettivamente la nuova casa esiste, ma è dentro di noi, all’interno del nostro programma cellulare; è però impregnata di energia ancora neutra e le manca quell’atmosfera che soltanto l’aspetto-architetto, che risiede in ognuno di noi, può creare. E’ destinata ad essere abitata dal FIGLIO, dall’ESSERE che conterrà il seme della nuova umanità spiritualizzata, del nuovo equilibrio, meritato premio per il superamento della prova estrema, l’INIZIAZIONE per eccellenza, l’integrazione, a livello cellulare, dello Spirito e della Materia, del Padre e della Madre, del Cielo e della Terra, del Femminile e del Maschile.

Lo Spirito è indipendente dalla Materia, ma è necessario che si incontrino per dare un’intelligenza alla Materia; ecco allora che la Materia sale e lo Spirito scende, la Materia accetta di evolvere, lo Spirito sceglie di autorivelarsi, affinchè si possa realizzare quella unione che porterà alla pro-creazione del FIGLIO ed attualizzerà, CONSAPEVOLMENTE, il ritorno del Cristo sulla terra.

SPIRITO


FIGLIO

MATERIA

L’esplosione che si sperimenta durante la formazione del corpo di luce, indica l’attimo in cui la Materia, ascendendo, si assimila allo Spirito, ed incomincia a farne esperienza. In questo evento si genera l’ energia propulsiva che apre le porte della quarta/quinta dimensione, nella quale si svilupperanno sia esseri che sceglieranno di creare un corpo di luce mistico, perchè ancorati al livello spirituale, sia esseri che sceglieranno di creare un corpo di luce di terra, perchè ancorati alla dimensione materiale; la dicotomia della terza dimensione dunque non scomparirà, ma si svilupperà sulle basi di una consapevolezza diversa, evoluta, perchè lo Spirito sarà impregnato dell’esperienza della Materia, la Materia sarà impregnata della conoscenza dello Spirito.

Vi invito ora ad analizzare, attentamente, le “carte d’identità” dei due partners, affinchè possiate comprendere la difficoltà, la durezza della prova cui devono sottostare ENTRAMBI per arrivare ad integrarsi, ad armonizzarsi, per tornare a creare secondo VERITA’; implicitamente, ma non tanto, vi invito anche ad iniziare la discesa nella PROFONDITA’ del vostro INCREDIBILE ESSERE e ad interrompere per un po’ la discesa nella PROFONDITA’ del vostro INCREDIBILE INTELLETTO.

SPIRITO:

  • è una formazione energetica che vibra ad una frequenza molto elevata
  • ha un grande potenziale energetico e racchiude talenti che possono risultare difficili da gestire nella dimensione umana, perchè molto potenti dal punto di vista energetico
  • vive sul piano delle idee/creazione concettuale
  • comunica telepaticamente
  • ha bisogno di fare l’esperienza emotiva di quello che già sa
  • è un essere altamente senziente perchè collegato al tutto
  • vive allo stato naturale, quindi nell’assenza totale di abitudini, di condizionamenti
  • non conosce né il giudizio nè la critica
  • vive in una dimensione atemporale, aspaziale
  • vive nell’eterno presente, senza concezione del prima e del dopo, ma conserva, inscritto nelle cellule, il programma di un “ordine energetico”, lo stesso che regola l’ordine cosmico
  • vive in uno stato neutro, al di fuori delle polarità
  • vive in un mondo arido, con una semplicità spinta al massimo
  • non ha emozioni, non ha desideri, non ha bisogni, non prova sentimenti, non avverte paure, non ha attaccamento a nulla
  • non conosce la vita sulla terra, le sue leggi
  • non conosce nessun tipo di legame (familiare, sociale, di coppia)
  • non ha la comprensione del funzionamento del corpo umano
  • nutre una totale innocenza nei confronti della terra
  • non conosce i processi di invecchiamento, di malattia, di morte
  • è privo del senso del pericolo
  • non ha bisogno di dormire
  • si alimenta con la luce (alimentazione pranica)
  • è dotato di respirazione cellulare
  • è asessuato
  • in lui tutto semplicemente E’, senza apposizioni, perchè privo dell’esperienza
  • è immortale, in quanto energia pura
  • è in continuo movimento
  • ci permette di vedere il particolare inscritto in un globale più completo perchè racchiude tutta la conoscenza, intessuta nella sua matrice
  • non ha bisogno di norme scritte di comportamento
  • non è interessato alla cultura ma alla conoscenza della vita
  • dal suo punto di vista la vita è maja perchè non l’ha sperimentata
  • quando entra nel corpo, lo ricarica e lo rende instancabile
  • non è consapevole dei limiti del corpo; spetta dunque all’uomo imporsi, fare rispettare la propria umanità, e lo può fare solo nella misura in cui è abituato a farsi rispettare nella quotidianità
  • è dotato, NATURALMENTE, di una SUPERMENTE perchè portatore di una frequenza più alta
  • desidera AUTOPERSONALIZZARSI

MATERIA:

  • è un’espressione solidificata dell’energia, caratterizzata da una bassa frequenza
  • vive sul piano dell’azione/creazione pragmatica
  • utilizza una comunicazione di tipo verbale
  • raggiunge la conoscenza della realtà circostante attraverso l’apparato sensoriale
  • conduce una vita scandita da abitudini e condizionamenti
  • giudica, critica
  • vive in una dimensione che si regola sulle coordinate spazio-temporali
  • vive in un tempo lineare che presenta la suddivisione in passato/presente/futuro
  • è fortemente polarizzata
  • vive in un mondo reso sempre più complesso dalla tecnologia, dal progresso
  • la sua vita si costruisce sulle emozioni, sui desideri, sui bisogni, sui sentimenti, ed è altamente condizionata dal modo in cui essi vengono vissuti
  • vive tra mille paure (paura della malattia, dell’invecchiamento, della morte, di perdere gli affetti, beni materiali, ecc.)
  • conserva memorie cellulari di paure, di sensi di colpa, di indegnità, di non accettazione, ma non sempre ne è consapevole
  • deve sottostare ad un ordine sociale, politico, imposto da leggi e regolamenti
  • tende a creare legami (famiglia, amici)
  • pensa che il corpo si limiti a ciò che è possibile captare attraverso gli occhi umani
  • è soggetto ai processi di invecchiamento, di morte
  • ha bisogno di dormire
  • ha bisogno di alimentarsi
  • è dotato di un apparato respiratorio adeguato alla vita sulla terra che gli permette di inspirare aria
  • è sessuata
  • è mortale
  • la polarità in cui vive la porta ISTINTIVAMENTE ad associare una posizione all”è”
  • rincorre la stabilità
  • è dotata di una mente che viene definita “inferiore” non in base al quoziente di intelligenza, ma perchè è condizionata e condizionabile
  • sente il bisogno di acculturarsi
  • tende a scambiare per verità molti aspetti illusori della vita (illusori perchè frutto di condizionamenti)
  • si stanca facilmente
  • pensa che la sua natura sia over-limitata
  • tende NATURALMENTE a Dio, ma lo fa appoggiandosi a religioni, a guru, a santoni, perchè ha perso il contatto con la propria parte divina ricevuta in eredità

Come vedete, le due parti hanno, apparentemente, ben poco in comune: tuttavia il Dio terreno ed il Dio celeste sono rivestiti della stessa dignità, dello stesso desiderio di apprendere, dello stesso bisogno di insegnare. Al momento dell’attivazione del processo, non avevo, fortunatamente, nessuna corrente filosofica, nessuna convinzione teologica, nessuna struttura religiosa abbarbicate alla mia mente con una forza tale da influenzarne la comprensione: mi sono semplicemente abbandonata, mi sono fidata ed ho affidato me stessa a ME STESSA.

Ed allora la mia cellula è stata inondata dalla comprensione subitanea di un QUID, rientrato immediatamente nel mistero, un QUID imperscrutabile allo stesso Dio della religione cristiana, allo stesso Allah della religione musulmana: il nucleo integro dell’AMORE, il vero legame con la VITA.

Prima però mi ha regalato l’undicesimo comandamento e mi ha ordinato di NON ABDICARE MAI AL MIO VERO SENTIRE!

Articolo di Daria Pambianchi

tratto da “Ho scelto di essere un ponte con braccia e gambe – esperienza di una ascensione evolutiva” di Daria Pambianchi