Mag 15 2015
Il lavoro con l’energia sessuale – Salvatore Brizzi
Tommaso Palamidessi, La Tecnica Sessuale dello Yoga Tantriko indo-tibetano
Premettiamo che il lavoro magico/alchemico dell’uomo su se stesso deve consistere innanzitutto nella purificazione da tutte le emozioni negative che pervadono la sua personalità. La lamentela, l’odio, la rabbia, la gelosia e ogni genere di giudizio e fastidio verso gli altri devono essere scomparsi prima che egli possa
avventurarsi nei mondi spirituali. In queste dimensioni superiori l’aspirante viene sottoposto a ogni sorta di attacchi emotivi e mentali da parte delle «forze occulte» che vi abitano e che egli stesso suscita per risonanza. Solo un perfetto equilibrio di emozioni e pensieri potrà renderlo capace di difendersi dalle offensive e di distinguere la realtà dalle allucinazioni.
L’intero significato del lavoro alchemico compiuto utilizzando l’energia sessuale può essere espresso affermando che in virtù di tale operazione il piacere dei sensi viene convertito in «un’esplosione d’amore correttamente veicolata».
L’energia sessuale è la forma di energia più potente di cui l’uomo può disporre. Essa è la spinta creativa che porta in manifestazione l’Universo stesso. È infatti l’energia creativa per eccellenza, la fonte primordiale di ogni genere di creazione. A seconda di come l’energia sessuale viene diretta si può creare un Universo, si può creare un neonato, oppure si possono creare opere del genio umano: scritti, dipinti, musiche,
intuizioni scientifiche o filosofiche. Se tale energia è veicolata da colui che possiede le necessarie conoscenze occulte essa può venire utilizzata per incrementare la propria attitudine ad amare e a soccorrere l’umanità, mentre al contempo si creano in se stessi dei corpi sottili perfettamente costituiti.
Il lavoro con l’energia del sesso può iniziare solo dopo una lunga pratica sul ricordo di sé e sulla trasmutazione delle emozioni negative.
La capacità di gestire e trasmutare le espressioni della sua natura inferiore deve essere stata acquisita in maniera completa dall’aspirante. Il corpo dell’anima, a questo punto dello sviluppo del mago, si è già cristallizzato quasi per intero, ed egli ha assunto il controllo delle sue emozioni. Solo quando la fabbricazione di tale corpo è vicina al suo termine e il praticante è sulla via dell’apertura del Cuore, egli può arrischiare un efficace ma delicato lavoro per mezzo dell’energia sessuale.
L’energia è sempre la stessa, ma a seconda del grado evolutivo e delle conoscenze esoteriche di chi la utilizza essa può dare origine ai più svariati risultati. Ad esempio, tutta l’arte che l’umanità è stata in grado di esprimere origina dall’energia sessuale correttamente incanalata verso i chakra superiori dell’uomo anziché verso quelli inferiori. I chakra del Cuore, della Gola e della Testa consentono lo sviluppo di maggiore amore, creatività, genialità e intuizione. Perversione, fanatismo dogmatico e guerre sono invece il risultato della medesima energia incanalata verso i chakra inferiori.
Il fine del lavoro alchemico tramite l’energia sessuale è quello di fare in modo che essa non si disperda, ma si accumuli progressivamente nell’organismo umano e venga indirizzata verso scopi definiti.
Fino a un certo grado evolutivo, l’essere umano, invece di mettere l’energia sessuale al servizio della propria volontà, di norma ne è completamente succube. In un normale rapporto, infatti, questa forza non viene controllata e diretta, ma liberata nell’ambiente quasi inconsciamente. Ed è bene che sia così, in quanto tale individuo anche qualora avesse il controllo della propria energia sessuale, non saprebbe cosa farsene ed essa gli arrecherebbe esclusivamente danno – ciò che capiterebbe a chiunque volesse afferrare un serpente per la coda!
Come può allora un uomo sapere se è giunto per lui il momento di fare uso di tale energia per scopi magico/evolutivi?
Innanzitutto si tenga presente che l’impiego dell’energia sessuale non costituisce mai “di per sé” una via evolutiva – né magico/alchemica, né di altro genere. Le pratiche che concernono il suo utilizzo possono rappresentare un valido aiuto nelle proprie realizzazioni solo se inserite in un ben definito contesto di purificazione interiore. Inoltre, perché risultino efficaci la loro applicazione deve cominciare esclusivamente in seguito all’acquisizione di determinati traguardi evolutivi da parte del praticante.
Un aspirante mago non può mai decidere autonomamente di intraprendere un lavoro con l’energia sessuale, in nessuna fase del processo alchemico, ma deve sempre chiedere l’assistenza di un iniziato – che
sia provato tale e nel quale egli abbia riposto la più completa fiducia. Per molti alchimisti non è di alcuna utilità lavorare con l’energia sessuale e per molti altri è addirittura controproducente, perché essa andrebbe a smuovere forze interiori che, se portare alla luce, frenerebbero il lavoro ermetico intrapreso.
Solo un vero mago già realizzato è in grado di verificare se tale percorso può risultare vantaggioso piuttosto che dannoso per il neofita. Egli deve possedere la capacità di monitorare le trasformazioni che avvengono nei corpi sottili del praticante, deve poter evidenziare i suoi eventuali errori e fornirgli giorno per
giorno le più corrette indicazioni. Le conseguenze negative di un lavoro con l’energia sessuale condotto senza criterio possono rivelarsi terribili e irreparabili.
Nel testo “La Porta del Mago” di Salvatore Brizzi, Antipodi Edizioni, su questo stesso argomento sono contenuti anche i capitoli:
Pericoli derivanti dal lavoro con l’energia sessuale – Sesso e ricordo di sé –
Orgasmo senza eiaculazione – Magia sessuale. www.antipodiedizioni.com
tratto dal libro “La Porta del Mago”