E. Tolle – La fine del dramma

1926820_611056562300809_1403186777_n

Gran parte del cosiddetto male che avviene nella vita delle persone è dovuta all’inconsapevolezza.  Si crea da solo, o, meglio, è creato dall’ego. Talvolta io chiamo queste cose “dramma”.

Quando siete pienamente consapevoli, il dramma non entra più nella vostra vita.  Vorrei rammentare brevemente come opera l’ego e come crea il dramma.

L’ego è la mente non osservata che gestisce la vostra vita quando non siete presenti come consapevolezza testimone, come osservatori. L’ego si percepisce come frammento separato in un universo ostile, senza alcuna connessione interiore con ogni altro essere, circondato da altri ego che considera potenziali minacce o che cercherà di usare per i propri fini. Gli schemi fondamentali dell’ego sono creati per combattere la sua radicata paura e il suo senso di mancanza. Si tratta di resistenza, dominio, potere, avidità, difesa, attacco. Alcune delle strategie dell’ego sono estremamente abili, eppure non risolvono mai alcuno dei suoi problemi, semplicemente perché l’ego stesso è il problema.

Quando gli ego si riuniscono assieme, che si tratti di rapporti personali o di organizzazioni o istituzioni, prima o poi accade il “male”: un dramma di qualche genere, sotto forma di conflitti, problemi, lotte di potere, violenza emotiva o fisica, eccetera.

Fra questi vi sono mali collettivi come guerre, genocidi e sfruttamenti, tutti dovuti all’inconsapevolezza accumulata.  Inoltre molti tipi di malattia sono causati dalla resistenza continua dell’ego, che crea restrizioni e blocchi di flusso di energia attraverso il corpo.  Quando vi collegate all’Essere e non siete più gestiti dalla vostra mente, smettete di creare queste cose. Non create e non partecipate più al dramma.

Quando due o più ego si uniscono assieme, ne consegue un dramma di qualche genere. Ma anche chi vive completamente solo crea il proprio dramma. Quando voi vi sentite dispiaciuti per voi stessi, questo è dramma. Quando vi sentite in colpa o in ansia, questo è dramma. Quando lasciate che il passato o il futuro oscurino il presente, create il tempo, il tempo psicologico, la sostanza di cui è fatto il dramma. Quando non onorate il momento presente consentendogli di essere, create il dramma. Quasi tutti sono innamorati del proprio dramma di vita particolare. La loro storia è la loro identità. L’ego gestisce la loro vita. Vi hanno investito l’intero loro senso del sé. Perfino la loro ricerca (di solito infruttuosa) di una risposta, di una soluzione o di una guarigione ne diventa parte. Ciò che temono e a cui resistono di più è la fine del loro dramma. Fintanto che sono la loro mente, ciò che temono e a cui resistono di più è il loro risveglio.

Quando vivete in completa accettazione di ciò che esiste, questa è la fine di ogni dramma della vostra vita. Nessuno può nemmeno litigare con voi, per quanto vi provi. Non potete litigare con una persona pienamente consapevole. Il litigio implica l’identificazione con la mente e una posizione mentale, nonché resistenza e reazione alla posizione dell’altra persona. Il risultato è che le opposte polarità si forniscono energia reciprocamente. Questa è la meccanica dell’inconsapevolezza. Potete ancora esprimere la vostra opinione chiaramente e fermamente, ma non vi sarà dietro alcuna forza reattiva, nessuna difesa e nessun attacco. Allora non si trasformerà in dramma. Quando siete pienamente consapevoli, smettete di essere in conflitto. “Nessuno che sia in unione
con se stesso può nemmeno concepire un conflitto”: questo si riferisce
non soltanto al conflitto con altre persone ma fondamentalmente al
conflitto dentro di noi, che viene meno quando non vi è più alcuno
scontro fra le esigenze e le aspettative della mente e ciò che esiste.

 

“Il potere di Adesso” – Eckhart Tolle